Tra i due litiganti il terzo gode, e cos&igrave; alla fine &egrave; stato Ogier (Toyota) a vincere in Croazia davanti a Evans e Neuville. Ma andiamo con ordine. L&rsquo;ultima tappa si preannunciava visti i distacchi molto agguerrita e prevedeva un totale di complessivi 54,78 km cronometrati (gli stessi delle ultime due edizioni) con 4 prove (due ripetute due volte) in programma, vale a dire quella di Trakoscan-Vrbno (13,15 km) seguita dal crono di Zagorska Sela-Kumrovec (14,24 km) che ospitava la power stage finale.  A Trakoscan il pi&ugrave; veloce era Katsuta con Evans che recuperava 2&rdquo;3 su Neuville, poi a Zagorska Sela il pi&ugrave; veloce era Tanak che precedeva Ogier di 1&rdquo;5, mentre Evans e Neuville si giravano perdendo rispettivamente 19&rdquo;6 e 23&rdquo;3. Ogier diventava cos&igrave; a sorpresa il nuovo leader della gara con 9&rdquo;1 su Evans e 10&rdquo;2 su Neuville, con Tanak quarto a oltre un minuto. Fourmaux sbatteva e perdeva 15 minuti ed il quinto posto in generale. Nel secondo passaggio a Trakoscan Katsuta si ripeteva ed era ancora il pi&ugrave; veloce con Neuville che perdeva altri 11&rdquo;4 per problemi all&rsquo;ibrido e all&rsquo;alettone posteriore, poi nella power stage Fourmaux si riscattava e staccava lo scratch con Ogier che si aggiudicava la gara e Gryazin vinceva nel Wrc 2.  Neuville restava comunque in testa al mondiale piloti, idem la Toyota in quello costruttori. Prossimo appuntamento tra tre settimane in Portogallo.    Classifica finale del Rally di Croazia  1&deg; S&eacute;bastien Ogier &ndash; Vincent Landais (Toyota Yaris Rally 1) F-F in 2.40&rsquo;23&rdquo;6  2&deg; Elfyn Evans &ndash; Scott Martin (Toyota Yaris Rally 1) GB-GB a 9&rdquo;7  3&deg; Thierry Neuville &ndash; Martijn Wydaeghe (Hyundai i20 Rally 1) B-B a 45&rdquo;8&nbsp;  4&deg; Ott Tanak &ndash; Martin Jarveoja (Hyundai i20 Rally 1) EST-EST a 58&rdquo;6  5&deg; Takamoto Katsuta &ndash; Aaron Johnston (Toyota Yaris Rally 1) JPN-IRL a 1&rsquo;55&rdquo;5&nbsp;  6&deg; Andreas Mikkelsen &ndash; Torstein Eriksen (Hyundai i20 Rally 1) N-N a 4&rsquo;01&rdquo;0  7&deg; Gr&eacute;goire Munster &ndash; Louis Louka (Ford Puma Hybrid Rally 1) LUX-B a 5&rsquo;11&rdquo;0  8&deg; Nikolay Gryazin&ndash;Konstantin Aleksandrov (Citroen C3 Rally 2) RUS-RUS a 9&rsquo;21&rdquo;3&nbsp;  9&deg; Yohan Rossel &ndash; Arnaud Dunand (Citroen C3 Rally2) F-F a 9&rsquo;59&rdquo;5  10&deg; Sami Pajari &ndash; Enni Malkonen (Toyota GR Yaris Rally 2) FIN-FIN a 10&rsquo;22&rdquo;7  Cos&igrave; il Mondiale Piloti dopo 4 gare:  1. Neuville 86 punti; 2. Evans 80; 3. Fourmaux 59; 4. Tanak 53; 5. Ogier e Katsuta 45; 7. Rovanpera 31; 8. Lappi 23; 9. Solberg 12; 10. Pajari 7.  Classifica del Mondiale Costruttori dopo 4 prove:  1. Toyota 176 punti; 2. Hundai 169; 3. MSport Ford 96.&nbsp;&nbsp;  &nbsp; 

Neuville e Evans sbagliano nel terzultimo crono, ne approfitta il pilota francese che vince la gara

WRC Croazia, Toyota sbaraglia tutti: la vittoria &egrave; di Ogier

        E&rsquo; stato il giorno di Thierry Neuville ed Elfyn Evans che hanno dominato e chiuso in testa appaiati la prima tappa. Neuville sulla Hyundai &egrave; stato il grande protagonista al mattino quando si &egrave; aggiudicato tre delle quattro speciali in programma, lasciandone una ad Evans (Toyota). Da segnalare i 14&rdquo;5 persi da Ogier subito nel primo crono di Krasic per una foratura lenta. Tappa ex equo Poi nel pomeriggio Neuville dopo aver vinto la prima prova a Platak, bucava perdendo 10&rdquo; a Skrad, dove il pi&ugrave; veloce era Evans, e cos&igrave; il suo vantaggio sul gallese scendeva a un solo decimo con Ogier terzo a 18&rdquo;0. Gara dunque riaperta con Evans che passava in testa a Jaskovo, dove vinceva Ogier, per 1&rdquo;6, poi sull&rsquo;ultimo crono di Krasic era Ogier il pi&ugrave; rapido di tutti di ben 9&rdquo;2, con Neuville che rifilava 1&rdquo;6 ad Evans e chiudeva cos&igrave; ex equo la prima tappa con il gallese. Con soli 6&rdquo;6 di distacco terzo &egrave; Ogier, in una gara che ora si presenta davvero elettrizzante. Dapr&agrave; in Top 10 Nel Wrc 2 guidano le due Citroen C3 Rally 2 di Gryazin e Rossel, con Pepe Lopez terzo e Ciamin quarto staccati di due minuti. Bene anche il pilota di ACI Team Italia Roberto Dapr&agrave; che &egrave; 7&deg; della categoria e 18&deg; assoluto. Il programma del weekend La seconda tappa in programma domani presenta altre 4 speciali ripetute due volte (con tre prove quasi identiche al 2022 e &rsquo;23), per un totale di 108,76 km cronometrati. Si inizia con Smerovisce-Grdanjci (15,72 km), Stojdraga-Gornja Vas (20,77 km), Vinki Vrh-Duga Resa (8,78 km) e Pecurkovo Brdo-Mrezinicki-Novaki (9,11 km). Infine domenica l&rsquo;ultima tappa di complessivi 54,78 km cronometrati (gli stessi delle ultime due edizioni) con 4 prove (due ripetute due volte), vale a dire Trakoscan-Vrbno (13,15 km) e Zagorska Sela-Kumrovec (14,24 km) che ospiter&agrave; la power stage finale. Questa la classifica dopo la prima tappa: 1. Neuville e Evans in 1.05&rsquo;15&rdquo;3 3. Ogier a 6&rdquo;64. Tanak a 41&rdquo;15. Fourmaux a 52&rdquo;76. Katsuta a 1&rsquo;37&rdquo;87. Mikkelsen a 2&rsquo;37&rdquo;88. Munster a 3&rsquo;07&rdquo;39. Gryazin a 3&rsquo;48&rdquo;3 10. Rossel a 4&rsquo;19&rdquo;4.       

Il belga della Hyundai e il gallese della Toyota in una gara apertissima precedono Ogier di 6&rdquo;6

WRC Croazia, Neuville ed Evans in testa dopo la prima tappa

        "The asphalt challenge&rdquo;, come gli organizzatori croati hanno ribattezzato la loro gara, &egrave; considerato il rally su asfalto pi&ugrave; duro di tutto il campionato. Le strade asfaltate del Rally di Croazia sono infatti belle e hanno un bel profilo, ma sono anche molto impegnative a causa della combinazione dei mutevoli livelli di aderenza e delle condizioni meteorologiche durante le tappe. Ci sono molti salti e dossi ciechi che un pilota deve conoscere bene, e anche la possibilit&agrave; di effettuare alcuni tagli molto profondi. 283 km tra gli altipiani della Croazia Nel complesso &egrave; una gara impegnativa sia per il pilota che per il navigatore, che quest&rsquo;anno prevede 3 tappe e 20 prove speciali per complessivi 283,28 km cronometrati tutti ricavati sugli altipiani a nord ovest e nord di Zagabria. La base della gara ed il parco assistenza &egrave; stata trasferita quest&rsquo;anno a Jablanovec, 18 km a nord della capitale alla Westgate Shopping City. Le prove sono praticamente le stesse del 2022 e 2023, si inizia gioved&igrave; alle 9.01 del mattino con lo shakedown di Okic (3,65 km). Poi venerd&igrave; &egrave; in programma la prima tappa di 119,74 km cronometrati, composta da 8 speciali cio&egrave; 4 crono ripetuti due volte (con tre prove quasi uguali al 2022 e &rsquo;23), vale a dire quelli di Krasic-Sosice (23,63 km), Jaskovo-Mali Modrus Potok (9,48 km), Ravna Gora-Skrad (10,13 km) e per chiudere quello di Platak (16,63 km). Sabato la seconda giornata presenta altre 4 speciali ripetute due volte (con tre prove quasi identiche al 2022 e &rsquo;23), per un totale di 108,76 km cronometrati. Si inizia con Smerovisce-Grdanjci (15,72 km), Stojdraga-Gornja Vas (20,77 km), Vinki Vrh-Duga Resa (8,78 km) e Pecurkovo Brdo-Mrezinicki-Novaki (9,11 km). Infine domenica l&rsquo;ultima tappa di complessivi 54,78 km cronometrati (gli stessi delle ultime due edizioni) con 4 prove (due ripetute due volte), vale a dire Trakoscan-Vrbno (13,15 km) e Zagorska Sela- Kumrovec (14,24 km) che ospiter&agrave; la power stage finale in programma alle ore 13.15 locali, live in Italia su Sky Sports. Rally Croazia, 68 gli equipaggi al via Sono 68 gli equipaggi che saranno al via in Croazia (l&rsquo;anno scorso erano stati 57), la lista &egrave; capeggiata dalla Toyota Yaris Rally 1 di S&eacute;bastien Ogier, che sar&agrave; affiancato dai compagni di squadra Elfyn Evans e Takamoto Katsuta. Saranno 3 invece le Hyundai i20 Rally 1 affidate ai piloti ufficiali della casa coreana Thierry Neuville, Ott Tanak e Andreas Mikkelsen, mentre saranno 2 le Ford Puma Rally 1 schierate dalla MSport con al volante Adrien Fourmaux e Gr&eacute;goire Munster. Tra gli iscritti al Wrc 2 spiccano le presenze del francese Rossel (Citroen C3 Rally 2) e di Gus Greensmith. Pepe Lopez e Joona su Skoda Fabia RS Rally2, di Pajari e Linnamae sulla Yaris Rally 2, e di Ciamin e Lindholm sulla Hyundai i20 Rally 2, del pilota di ACI Team Italia Roberto Dapr&agrave; (Skoda) e tra i Masters del nostro Mauro Miele e del tedesco Kremer (Skoda Fabia). Da segnalare poi la presenza di altri cinque equipaggi italiani, vale a dire Chiarani-Zanella, Marchino-Ometto, Brazzoli- Musiari, Zanotto-Cargnelutti (tutti su Skoda Fabia) e Fontana-Arnaboldi su Peugeot 208 Rally 4. In gara anche 18 driver nello Junior sulle Ford Fiesta Rally 3 di MSport Poland, con in testa l&rsquo;&eacute;stone Jurgenson. Basso vince ad Alba e vola in testa al Tricolore       

Sessantotto gli equipaggi al via della prova su asfalto pi&ugrave; dura del Mondiale

Rally di Croazia, l'asphalt challenge pronto al via

        Quello che non ti aspetti arriva a ora di pranzo, quando tutto sembrava gi&agrave; scritto Stava come sempre gestendo e dominando Andrea Crugnola, capace di dare una zampata alla fine della mattina, giusto per ribadire che davanti c'era lui e aveva tutta l'intenzione di restarci. Invece &egrave; bastata una piega insidiosa, una curva valutata male e tutto &egrave; andato in frantumi: il tre volte campione italiano, padrone assoluto delle ultime stagioni del Tricolore, questa volta ha sbagliato e ha pagato. Pi&ugrave; di tre minuti persi prima di ripartire con la carrozzeria della sua Citroen C3 Rally 2 accartocciata, zero punti raccolti, vittoria sfumata e un cammino verso il quarto scudetto che di colpo si &egrave; fatto tremendamente pi&ugrave; complicato. Ha ringraziato - di cuore - Giandomenico Basso, che ha cos&igrave; regalato a Toyota la prima vittoria nel Tricolore Assoluto, giunta in una giornata decisamente pi&ugrave; complicata rispetto a quella vissuta al Ciocco, ma arrivata con la capacit&agrave; e la lucidit&agrave; di farsi trovare al posto giusto a momento giusto. Un successo pesante quello del pilota veneto, non solo perch&egrave; rappresenta la prima affermazione del nuovo team ufficiale appena sbarcato nel Tricolore, ma anche e soprattutto perch&egrave; gli permette di passare in testa all'Italiano e di sfruttare al massimo uno dei rarissimi errori del suo rivale. Una vittoria che vale tanto e che ora permette a squadra e pilota di guardare con molta pi&ugrave; sereneti&agrave; sia al lavoro si sviluppo della nuova Yaris sull'asfalto sua alle tattiche di campionato.&nbsp; Secondo assoluto - ma non interessato alle vicende del Tricolore - il francese Stephane Lefebvre, che ha viaggiato a passo svelto e sicuro per due giorni. Mastica invece molto amaro lo sloveno "quasi" italiano Bostjan Avbelj, che stava per portare a casa il secondo posto per l'Italiano e che ha sprecato tutto uscendo di scena proprio nell'ultima speciale. Lo ha ringraziato, di cuore, Simone Campedelli, con cui stava lottando per la posizione e che riparte da Alba con una posizione di classifica da cui tutti, eccetto Basso, dovranno guardarlo da dietro.&nbsp; La classifica finale del 18. Rally Regione Piemonte: 1. BASSO-GRANAI (TOYOTA GR YARIS R5) in 1:09'47.2; 2. LEFEBVRE-HAMARD (CITROEN C3 R5) a 3.1; 3. CAMPEDELLI-CANTON (SKODA FABIA R5) a 4.1; 4. SIGNOR-MICHI (SKODA FABIA R5) a 13.0; 5. SCATTOLON-ZANNI (CITROEN C3 R5) a 54.6.       

Prima vittoria nell'Assoluto per la nuova Toyota Yaris Rally 2. Crugnola sbaglia e resta a secco

Basso vince ad Alba e vola in testa al Tricolore

        I punti di giornata, quelli messi in palio dalla Power Stage televisiva, se li &egrave; presi sempre lui: Andrea Crugnola ha iniziato a proprio modo anche il Rally Regione Piemonte, seconda prova del Campionato Italiano Assoluto Rally Spoarco, firmando il miglior tempo ogni volta che contava in questo corto ma intenso venerd&igrave;. Il tre volte scudettato della Citroen si &egrave; infatti aggiudicato la Qualifyng Stage della mattina, che gli ha dato la possibilit&agrave; di scegliere la posizione di partenza per domani e la Power Stage del pomeriggio, che ha distribuito i primi punti validi per il campionato. Una doppietta cui si &egrave; aggiunto lo scratch anche sulla Cossano - Mango e che gli basta per chiudere il venerd&igrave; da leader assoluto della classifica.&nbsp; Una dimostrazione di forza, quella messa sul piatto ca Crugnola, cui ha provato a replicare nel finale Giandomenico Basso: l'ufficiale Toyota non ha avuto un inizio brillantissimo, visto che ha segnato "solo" il quinto tempo sulla Power Stage, ma poi ha saputo alzare il ritmo, segnando il secondo tempo sulla seconda speciale e soprattutto vincendo l'ultima, con un forcing che gli ha cos&igrave; permesso di arrampicarsi fino alla seconda piazza delle generale, a 1"9 di distacco dal leader. Terzo e convincente Andrea Nucita con la Hyundai i20 Rally 2: il pilota siciliano ha fatto bene sin dal mattino ed &egrave; riusciuto a tenere sempre un ritmo piuttosto alto. Il suo venerd&igrave; si chiude con la terza piazza provvisoria, ad appena sei decimi da Basso, preludio di un duello che per domani promette di farsi davvero intenso. Quarta piazza provvisoria per il francese Stephane Lefebvre, davanti a un Marco Signor davvero in palla, che a sua volta precede Simone Campedelli, protagonista di un avvio meno redditizio di quanto mostrato al Ciocco. La classifica provvisoria del 18. Rally Regione Piemonte dopo le prime tre prove speciali: 1. CRUGNOLA-OMETTO (CITROEN C3 R5) in 9'38.8; 2. BASSO-GRANAI (TOYOTA GR YARIS R5) a 1.9; 3. NUCITA-POLLET (HYUNDAI I20 R5) a 2.5; 4. LEFEBVRE-HAMARD (CITROEN C3 R5) a 4.6; 5. SIGNOR-MICHI (SKODA FABIA R5) a 7.1; 6. CAMPEDELLI-CANTON (SKODA FABIA R5) a 8.2; 7. AVBELJ-ANDREJKA (SKODA FABIA R5) a 9.3; 8. DAPRA'-GUGLIELMETTI (SKODA FABIA R5) a 11.2; 9. BOTTARELLI-FENOLI (SKODA FABIA R5) a 11.2; 10. SCATTOLON-ZANNI (CITROEN C3 R5) a 11.7.&nbsp;        

Il campione italiano in carica vince due prove su tre nella prima tappa e guida la classifica provvisoria davanti al pilota Toyota. Bene Nucita terzo con la Hyundai

Crugnola fa la "lepre" anche ad Alba

        Passano le stagioni, crescono gli avversari, aumenta la concorrenza, ma alla fine l'esito non cambia. Il Campionato Italiano Rally 2024 &egrave; cominciato ancora una volta nel segno di Andrea Crugnola, che sulle strade del Ciocco ha infilato uno splendido filotto: pi&ugrave; veloce di tutti nella qualifying stage di venerd&igrave; mattina, al vertice nella Power Stage di venerd&igrave; pomeriggio e sempre in testa alla gara. Il tre volte campione d'Italia, con la Citroen C3 della F.P.F. Sport, si &egrave; imposto in 10 prove speciali e non ha mai permesso a nessuno di impensierirlo sul serio. Sempre davanti, sempre leader e sempre con l'impressione di saper controllare la situazione in ogni fase della gara, sia nelle prove umide di sabato mattina sia quando l'asfalto si &egrave; fatto pi&ugrave; asciutto nel corso della giornata.&nbsp; Un inizio da dominatore quello di Crugnola, anche se alle sue spalle si &egrave; visto che la concorrenza - come in parte ci si attendeva - non mancher&agrave;. Ottimo, in questo senso, il debutto di Giandomenico Basso sulla nuova Toyota Yaris Rally 2 ufficiale, che ci ha messo davvero poco per trovare un ritmo elevatissimo. Il due volte campione europeo e quattro volte campione italiano, &egrave; partito fortissimo, facendo segnare tempi di vertice e lottando sul filo dei secondi con Simone Campedelli, sul quale alla fine ha avuto la meglio. Per Toyota un esordio da incorniciare, soprattutto considerendo che la vettura, pur avendo alle spalle tantissimi km di testa prima della sua omologazione, &egrave; ancora all'inizio dello sviluppo per l'asfalto. Gara pi&ugrave; che confortante anche per Simone Campdelli, il cui rientro nell'Assoluto dopo cinque anni di assenza &egrave; stato ottimo e con un passo capace di tenerlo sempre sul podio, a giocarsi la seconda piazza fino all'ultimo metro. Anche il romagnolo dunque si candida a un ruolo di primo piano tra quelli che potranno insidiare il primato di Crugnola. Buon Ciocco, ma condizionato da una foratura che gli ha fatto perdere oltre 2'30" anche per lo sloveno Bostjan Avbelj, cos&igrave; come hanno di che sorridere Marco Signor e Andrea Nucita.&nbsp; Il podio finale del 47. Rally del Ciocco: 1. Crugnola-Ometto (Citroen C3 Rally 2) in 1:11'05.1; 2. Basso-Granai (Toyota GR Yaris) a 25.8; 3. Campedelli-Canton (Skoda Fabia RS Rally 2) a 28.5.        

Il tre volte campone d'Italia comincia bene la stagione e si impone al Ciocco. Ottimo esordio per la Toyota ufficiale di Basso mentre Campedelli completa il podio

Buona la prima per Crugnola

        Lotta, dura, senza paura. Il primo giorno del Rally del Ciocco, prova di apertura del Tricolore 2024, &egrave; partito rispettando in pieno le aspettative della vigilia, con un confronto serrato, sul filo dei decimi di secondo, tra i protagonisti pi&ugrave; attesi. Il primo a mettersi in luce, gi&agrave; dalla qualifying stage del mattino, &egrave; stato manco a dirlo Andrea Crugnola, che ha firmato il miglior tempo e si &egrave; guadagnato sul campo il diritto di scegliere per primo la posizione di partenza in cui affrontare la tappa di sabato. Il pilota varesino della Citroen C3 schierata dalla FPF Sport ha subito chiarito le proprie ambizioni e lo ha ribadito anche quando si &egrave; trattato di muovere la classifica nelle tre prove speciali del pomeriggio. Crugnola ha vinto la frazione di Pegnana (ricavata nella parte iniziale della prova di Renaio), e ha poi fatto altrettanto nelle due corte prove speciali ricavate all'interno della tenuta del Ciocco. Una tripletta decisa, impreziosita dai punti conquistati in Power Stage, che gli ha fatto concludere la prima - corta - giornata di gara da solito leader maximo dell'Italiano. Alle sue spalle, in una classifica che resta cortissima e che &egrave; ancora tutta da scrivere, infuria comunque la battaglia. Subito s &egrave; messo in luce Giandomenico Basso, all'esordio con la nuova Toyota Yaris Rally 2 ufficiale, che ha fatto segnare il secondo miglior tempo ad appena sette decimi sulla prima frazione e che a fine giornata occupa la terza piazza provvisoria. Il veneto &egrave; per&ograve; dietro a Simone Campedelli: il vincitore del Tricolore Asfalto 2023 ci ha messo davvero poco a ritrovare il ritmo dell'Assoluto e la sue seconda piazza di oggi lo fa ben sperare in vista del resto della gara. Ottimo quarto posto provvisorio per il vincitore del Promozione 2023, lo sloveno Bostjan Avbelj che si conferma come una delle realt&agrave; pi&ugrave; solide nel giro del Tricolore, mentre quinto alla fine del giorno uno &egrave; Rudy Michelini, un altro che sulle strade della Garfagnana &egrave; sempre riuscito a lasciare il segno. Inizio molto difficile invece per il Roberto Dapr&agrave;: il giovane portacolori dell'Aci Team Italia, impegnato quest'anno anche nel Mondiale, ha patito un problema tecnico alla sua Skoda, che l'ha subito fatto scivolare in classifica. La classifica del 47. Rally del Ciocco dopo la prima tappa: 1. Crugnola-Ometto (Citroen C3 Rally 2) in 8'31.2; 2. Campedelli-Canton (Skoda Fabia RS Rally 2) a 3.4; 3. Basso-Granai (Toyota GR Yaris RS) a 4.8; 4. Avbelj-Andrejka (Skoda Fabia RS Rally 2) a 4.8; 5. Michelini-Angilletta (Skoda Fabia Rally 2) a 5.6; 6. Nucita-Pollet (Hyundai I20 Rally 2) a 7.3; 7. Andreucci-Briani (Citroen C3 Rally 2) a 7.3; 8. Signor-Michi (Skoda Fabia RS Rally 2) a 8.8; 9. Ferrarotti-Bizzocchi (Skoda Fabia Evo R5) a 10.4; 10. Mabellini-Lenzi (Skoda Fabia Rally 2) a 11.1.       

Alla prima del Tricolore &egrave; gi&agrave; duello al vertice tra Crugnola, Campedelli e Basso, alla prima da ufficiale Toyota. A Crugnola i punti della Power Stage

Subito confronto a tre al Ciocco

        Se sar&agrave; davvero il pi&ugrave; bel Campionato Italiano Rally degli ultimi dieci anni sar&agrave; solo il tempo a dirlo, ma quel che &egrave; certo che il Tricolore pronto a scattare da domani sulle strade del Ciocco, ha tutte le carte in regola per essere tremendamente interessante. Lunga &egrave; la lista di quelli che hanno deciso di lanciare il guanto di sfida ad Andrea Crugnola: per il pilota della Citroen C3 della FPF, che ha portato a casa di forza gli ultimi due scudetti, confermarsi al vertice sar&agrave; sulla carta decisamente pi&ugrave; impegnativo rispetto all'anno passato. Merito o colpa - dipende dai punti di vista - di un parterre de roi importante, di un elenco iscritti da urlo, pregno dei migliori nomi nell'arte del controsterzo nostrana. Gi&agrave; dal Ciocco sono tanti i motivi di interesse: il debutto su asfalto della nuova Toyota Gr Yaris Rally 2 ufficiale, affidata a Giandomenico Basso. Il ritorno nel Tricolore di Paolo Andreucci, che sulle strade di casa sar&agrave; un osso durissimo per tutti, il rientro nell'Italiano di Simone Campedelli, che dopo aver vinto due scudetti nel Tricolore Asfalto vuole riprovarci nell'Assoluto. Poi ancora due tra i migliori giovani del rallismo italiano, con Andrea Mabellini e Roberto Dapr&agrave; pronti ad affiancare l'impegno nell'Italiano a quelli, rispettivi, nell'Europeo e nel Mondiale. Non &egrave; finita, perch&eacute; nel giro che conta rientra pure Andrea Nucita sulla Hyundai i20, mentre il gran plotone del Promozione &egrave; capitanato dallo sloveno Bostjan Avbelj. In un elenco che pare infinito e che fa stropicciare gli occhi per tanta qualit&agrave;, non si possono non notare altri nomi pesanti, come quelli di Damiano De Tommaso, Luca Bottarelli, Rudy Michelini e Giacomo Scattolon. Senza contare la sfida che si va apparecchiando pure nel Tricolore Due Ruote Motrici, anche quello mai cos&igrave; ricco e impreziosito dal confronto tecnico tra le Peugeot 208 Rally 4, che continuano a farla da padrone, contro la Opel Corsa e la Renault Clio. Tutto nuovo anche il format di gara, con la "qualifying stage" il venerd&igrave; mattina, che consentir&agrave; ai migliori 10 di scegliersi la posizione di partenza e le tre prove speciali in programma il venerd&igrave; pomeriggio, per gare di Italiano che tornano a svolgersi, a tutti gli effetti, su due tappe. Quest'anno, la lotta scudetto per la Serie A del traverso, sar&agrave; davvero tutta da gustare.       

Mai cos&igrave; tanto interesse per l'avvio del Campionato Italiano Rally. Crugnola cerca la conferma, arriva la Toyota ufficiale e torna sua maest&agrave; Andreucci

Parte dal Ciocco un Tricolore da urlo

Gli alsaziani sono innanzitutto un popolo orgoglioso. Orgoglioso delle proprie origini, della propria storia e dei propri - stupendi - territori. Una storia che li ha visti merce di scambio come la loro terra, contesa tra Germania e Francia, sempre in mezzo a conflitti atroci. Ed &egrave; cos&igrave; che oggi, per chi ha avuto la fortuna di passare di l&agrave;, quando chiedi &ldquo;Vi sentite pi&ugrave; francesi o tedeschi?&rdquo;, loro rispondono fieri: &ldquo;Prima di tutto, ci sentiamo alsaziani&rdquo;.    Seb Loeb da Haguenau, 1974  S&eacute;bastien Loeb non &egrave; mai sceso nei dettagli di come vede o sente la sua terra. Per i rally ha vinto per la bandiera francese, l&rsquo;ultima che si &egrave; issata sull&rsquo;Alsazia. Ma come tanti conterranei, nel suo sguardo c&rsquo;&egrave; la fierezza di un popolo consapevole di essere nato e cresciuto in un territorio, se non unico, quantomeno particolare. Il 26 febbraio 1974, esattamente 50 anni fa, il futuro Cannibale dei rally nasceva ad Haguenau, cittadina vicino al Reno e distante una mezz&rsquo;ora di macchina a Sud da Strasburgo, il capoluogo (anche se alcuni sostengono che, per vedere un concentrato dell&rsquo;Alsazia, bisogna andare a Colmar, una sessantina di chilometri ancora pi&ugrave; in gi&ugrave;). Abbiamo preso il riferimento di una macchina, e non di un treno, per un motivo semplice: perch&eacute; in quell&rsquo;Haguenau che conta all&rsquo;incirca 35 mila abitanti, cinque decenni fa ne &egrave; nato uno che con un volante in mano &egrave; stato capace di riscrivere la Storia con la maiuscola.  Di Guy e Ingrid, l&rsquo;uomo e la donna che lo hanno messo al mondo, sappiamo poco. Del giovane S&eacute;b, invece, sappiamo che si vedeva ginnasta, prima di scoprire l&rsquo;amore per le quattro ruote. La passione per la ginnastica, tuttavia, non lo ha mai abbandonato: e oggi, nonostante l&rsquo;et&agrave; e nonostante uno sport diversissimo, quando vince S&eacute;b si lancia in piroette apprese proprio ai tempi dell&rsquo;adolescenza. In pieno stile alsaziano, non si butta via niente: perch&eacute; tutto quello che passa, lascia il segno e te lo porti dietro.  Loeb: correre, sempre e dovunque    Ci sono i piloti, ci sono i campioni, ci sono i fenomeni e poi c&rsquo;&egrave; S&eacute;bastien Loeb: ovvero uno che a quest&rsquo;et&agrave; ancora si diverte, ancora vuole migliorarsi, ancora vuole girare il mondo e farlo con un volante in mano. E&rsquo; stato il re dei rally, per nove volte in carriera: abbastanza per decretarlo, probabilmente, il pi&ugrave; forte di tutti i tempi. Ma poi ha corso nel WTCC, nel DTM, a Le Mans, alla Pikes Peak, si &egrave; tolto lo sfizio di provare una F1 (con tempi super interessanti) ed insegue ancora una Dakar che coronerebbe una carriera che &egrave; l&rsquo;esempio di eclettismo agonistico pi&ugrave; illustre al mondo. Perch&eacute; S&eacute;b &egrave; andato forte ovunque e comunque, con qualsiasi mezzo.  Qui non siamo a fare un elenco dei successi (80 solo nei rally), e nemmeno a fare un resoconto storico della sua infinita carriera. Anche perch&eacute; di solito le cronistorie si fanno alla fine, S&eacute;b invece la parola fine alla carriera non l&rsquo;ha ancora messa e chiss&agrave; per quanto altro tempo non lo far&agrave;. Piuttosto, siamo qui a rendere omaggio ad un uomo di 50 anni che ancora si muove con adolescenziale entusiasmo tra una macchina e l&rsquo;altra, nell&rsquo;ambiente in cui continua ad essere un riferimento: vittorie ne ha conseguite tante, ma per dire della longevit&agrave;, basti ricordare che dopo aver portato al successo alcune delle auto pi&ugrave; vincenti nella storia dei rally (la C4, la XSara e la DS3, i simboli del suo straordinario percorso con Citroen), ha saputo mettere una firma anche in questa (apparentemente sciagurata) era ibrida nei rally, battezzando il nuovo ciclo tecnico con la vittoria al Montecarlo 2022, su Ford Puma, dopo un solo test e ad una settimana dalla fine della Dakar di quell&rsquo;anno.  Un territorio nel cuore  Insomma, S&eacute;bastien Loeb &egrave; la sintesi estrema tra la passione per le corse, di cui &egrave; eclettico ed illustre esempio, e di quella straordinaria capacit&agrave; degli alsaziani di portarsi tutto dietro senza per questo perdere la propria identit&agrave;. Se ha vinto quello che ha vinto e oggi fa quello che fa, S&eacute;b lo deve a s&eacute; stesso ed a tutte quelle esperienze che, tra una corsa e l&rsquo;altra, lo rendono ancora oggi uno dei nomi pi&ugrave; altisonanti dell&rsquo;automobilismo mondiale. Ha sfidato epoche, generazioni e categorie differenti, aggiornandosi ma rimanendo sostanzialmente s&eacute; stesso. In Alsazia, a casa sua, fa un grande piacere definirlo alsaziano.  WRC, Lappi vince il Rally di Svezia 

Il 9 volte Campione del Mondo dei rally taglia il traguardo del mezzo secolo, ma non per questo vuole fermarsi: i programmi futuri sono da definire, ma ci&ograve; che &egrave; certo &egrave; che ancora oggi resta un riferimento per tutto il mondo delle corse

S&eacute;bastien Loeb, i 50 anni del re dei rally

        La sfida sulle speciali ospitate sulle nevi e sui ghiacci del Vasterbotten, dove le Toyota e la Hyundai si giocheranno la vittoria &egrave; alle porte. Il Rally Sweden parte infatti gioved&igrave; 15 febbraio e si corre per la terza volta nella location di Umea, situata nel nord della Svezia a 650 km di distanza da Stoccolma sul golfo di Botnia. La gara prevede in totale 18 prove speciali suddivise in tre tappe per complessivi 300,10 km cronometrati. Si inizia gioved&igrave; con il nuovo shakedown di Hakmark (5,45 km) la mattina alle 9.01, poi la gara vera e propria inizier&agrave; con la super speciale di Umea Sprint (5,16 km) alle ore 19.05. La prima tappa in programma venerd&igrave; 16 &egrave; composta da 7 prove speciali per complessivi 107,90 km cronometrati. Si inizia con i crono di Brattby (10,76 km), Norrby (12,36 km) e Floda (28,25 km) ripetuti due volte con a met&agrave; giornata il service al parco di Umea, per terminare in serata con la super speciale di Umea Sprint (5,16 km). Sabato la seconda giornata prevede 125,96 km cronometrati suddivisi in 7 crono. I piloti saranno impegnati nelle speciali di Vannas (15,65 km), Sarsjoliden (14,23 km) e Bygdsiljum (28,06 km) ripetute due volte con a met&agrave; giornata il service al parco di Umea, per terminare in serata la tappa con la speciale di Umea (10,08 km). Infine domenica 18 il gran finale ricavato con 3 prove speciali e 61,08 km cronometrati, vale a dire la speciale ripetuta due volte di Vastervik (25,50 km) e alle 12.15 la power stage di Umea (10,08 km) trasmessa live da Sky Sports. In 57 al via in Svezia Sono 57 gli iscritti al Rally Sweden tra cui 9 Rally 1, vale a dire le 3 Toyota ufficiali (stavolta mancher&agrave; S&eacute;bastien Ogier) affidate al world champion Kalle Rovanpera, Elfyn Evans e Takamoto Katsuta pi&ugrave; una quarta al via con il nostro Bertelli, 2 Ford Puma che porteranno in gara Adrien Fourmaux e Gr&eacute;goire Munster, e 3 Hyundai per Ott Tanak, Thierry Neuville ed Esapekka Lappi. Nel Wrc 2 sono 20 gli iscritti tra cui spiccano il local hero Oliver Solberg e Joona sulle Skoda RS, Emil Lindholm sulla Hyundai, Sami Pajari, Linnamae, Heikkila, Korhonen e lo spagnolo Solanssulle Toyota Yaris Rally 2 ed infine Nikolay Gryazin sulla Citroen C3. La Svezia &egrave; anche la prima gara dello Junior che vede ben 18 piloti iscritti, mentre sono solo tre gli equipaggi italiani al via, oltre Bertelli- Scattolin ci saranno infatti Milani-Arena (Ford Fiesta R3) e Fontana-Arnaboldi (Peugeot 208 Rally 4). Rally Svezia, torna Bertelli In Svezia ci sar&agrave; anche Lorenzo Bertelli, che porter&agrave; in gara la Toyota Yaris Rally 1 navigato da Simone Scattolin. La sua ultima apparizione c&rsquo;era stata ad ottobre al Rally Legend mentre nel mondiale era stato presente l&rsquo;anno scorso proprio in Svezia sulla Toyota, dove aveva chiuso 14&deg; assoluto. Lorenzo Bertelli ha provato la Yaris Rally 1 in Finlandia sulle nevi di Jyvaskyla, non lontano dalla factory Toyota. "Devo dire &ndash; ha commentato &ndash; che si &egrave; creata di nuovo l&rsquo;opportunit&agrave; e l&rsquo;occasione di portare in gara una vettura top come la Yaris, e ne ho approfittato. Abbiamo effettuato a Jyvaskyla il test pre event nel weekend antecedente la corsa, ora sono davvero curioso di vedere quanto &egrave; migliorata la vettura in gara in questi ultimi 12 mesi. Il target &egrave; di chiudere nella top ten ma non dimentichiamoci che questa &egrave; una gara per specialisti. Sarebbe bello poi correre anche a fine maggio in Sardegna, se non avr&ograve; altri impegni o concomitanze ci dovrei davvero essere ad Alghero". WRC, Neuville vince il Rally di Monte Carlo       

Tra i 57 iscritti c&rsquo;&egrave; anche il nostro Lorenzo Bertelli in gara sulla Toyota Yaris Rally 1 numero 37

WRC, il Rally di Svezia al via

Con un finale perfetto Thierry Neuville si &egrave; aggiudicato la 92a edizione del Rally di Montecarlo. La tappa finale di oggi Gap-Monaco di soli 52,12 km cronometrati prevedeva in tre prove speciali, quelle di La Br&eacute;ole-Selonnet (18,31 km), Digne les Bains-Chaudon Norante (19,01) e la power stage di La Boll&egrave;ne V&eacute;subie-Col de Turini (14,80 km). Il crono pi&ugrave; temuto era il primo di La Br&eacute;ole-Selonnet che visto che si correva all&rsquo;alba ed era in parte ghiacciato. Neuville &egrave; subito scatenato staccando di 4&rdquo;7 Ogier, portando cos&igrave; in classifica ad 8&rdquo; il suo vantaggio sul rivale della Toyota. Poi a Digne ancora Neuville faceva segnare il miglior tempo precedendo di 2 decimi Evans con Ogier staccato di 5&rdquo;5 ed ormai relegato a 13&rdquo;5 dal leader della gara. Infine sul Turini nella power stage Neuville era ancora il pi&ugrave; veloce portandosi a casa il massimo, 30 punti. Chapeau! In Wrc 2 vittoria allo sprint di Rossel (Citroen) per soli 4&rdquo;0 su Lopez (Skoda). Prossimo appuntamento in programma sulle nevi svedesi a met&agrave; febbraio.  &nbsp;  Questa la classifica finale del Rally di Montecarlo:  1&deg; Thierry Neuville &ndash; Martijn Wydaeghe (Hyundai i20 Rally 1) B-B in 3.09&rsquo;30&rdquo;9  2&deg; S&eacute;bastien Ogier &ndash; Vincent Landais (Toyota Yaris Rally 1) F-F a 16&rdquo;1  3&deg; Elfyn Evans &ndash; Scott Martin (Toyota Yaris Rally 1) GB-GB a 45&rdquo;2  4&deg; Ott Tanak &ndash; Martin Jarveoja (Hyundai i20 Rally 1) EST-EST a 1&rsquo;59&rdquo;8  5&deg; Adrien Fourmaux &ndash; Alex Coria (Ford Puma Hyvrid Rally 1) F-F a 3&rsquo;36&rdquo;9  6&deg;Andreas Mikkelsen &ndash; Torstein Eriksen (Hyundai i20 Rally 1) N-N a 5&rsquo;34&rdquo;6  7&deg; Takamoto Katsuta &ndash; Aaron Johnston (Toyota Yaris Wrc) JPN-IRL a 8&rsquo;28&rdquo;5  8&deg; Yohan Rossel &ndash; Arnaud Dunand (Citroen C3 Rally2) F-F a 10&rsquo;29&rdquo;8  9&deg; Pepe Lopez &ndash; David Vazquez (Skoda Fabia Rally2 Evo) E-E a 10&rsquo;33&rdquo;8  10&deg; Nikolay Gryazin-Konstantin Aleksandrov (Skoda Fabia RS Rally2) RUS-RUS a 10&rsquo;45&rdquo;2&nbsp;  &nbsp;  Classifica del Mondiale Piloti dopo la prima prova:  1. Neuville 30 punti; 2&deg; Ogier 24; 3. Evans 21; 4. Tanak 15; 5. Fourmaux 11; 6. Katsuta 9; 7. Mikkelsen 6; 8. Gryazin 3; 9. Lopez 2; 10. Rossel e Munster 1.  &nbsp;  Cos&igrave; il Mondiale Costruttori dopo la prima gara:  1. Toyota 46 punti; 2. Hyundai 45; 3  . MSport Ford 19.&nbsp;&nbsp; 

Dominado la tappa finale il pilota della Hyundai ha vinto la gara monegasca davanti alle Toyota di Ogier e Evans &nbsp;

WRC, Neuville vince il Rally di Montecarlo

Questo primo numero di Autosprint del 2024 si tuffa nel futuro e guarda avanti. Con speranza, passione e soprattutto voglia di tornare ad emozionarsi dentro un inverno che come al solito custodisce sogni di ogni tipo. Si apre una nuova stagione di corse e questo di solito &egrave; il periodo nel quale i pensieri possono andare anche in alto, dove osano le aquile, anche se ben consapevoli che la realt&agrave; racconta storie diverse. Prendiamo il Mondiale di Formula Uno, ad esempio. Visto come sono andate le cose nell&rsquo;anno appena concluso, con il dominio pressoch&eacute; totale di Max Verstappen e della Red Bull, &egrave; abbastanza chiaro che anche nel 2024 sar&agrave; difficile assistere a qualcosa di diverso. Inutile nascondersi dietro a un dito. Ma si sa nelle corse, come nella vita, tutto pu&ograve; succedere. Consapevole che la sfida sar&agrave; durissima ma tutta da giocare riparte la stagione della Ferrari. La nuova Rossa sar&agrave; presentata a Maranello il 13 febbraio per poi essere in pista nei test invernale che andranno in scena in Bahrain dal 21 al 23 febbraio, una settimana prima del via del Mondiale 2024. &quot;La stabilit&agrave; nei regolamenti non consente rivoluzioni&quot; - ha spiegato Fredric Vasseur - Tuttavia modificheremo il 95% della vettura. Abbiamo cercato di migliorare ogni singolo dettaglio alla ricerca di maggiori prestazioni e i piloti sono stati coinvolti fin dall&rsquo;inizio del progetto. Ci aspettiamo di essere pi&ugrave; veloci e i riscontri al simulatore lo stanno gi&agrave; confermando, ma solo il confronto cronometrico con la Red Bull potr&agrave; dirci quanto&quot;. Per il team principal del Cavallino il 2023 &egrave; stato un vero anno di apprendimento di tutte le risorse interne, di analisi e primissimi provvedimenti per risalire la china. Nel 2024 sar&agrave; il vero primo anno sotto la gestione Vasseur non pi&ugrave; completamente &ldquo;ereditata&rdquo;. E allora i tifosi gi&agrave; si chiedono: che Rossa vedremo? Paolo Filisetti su questo numero analizza quali saranno le caratteristiche della Ferrari 2024, progetto 676. Inizia la tappa di avvicinamento a una nuova stagione.    LO SQUADRONE CHE TREMARE IL MONDO  L&rsquo;anno si apre col botto perch&eacute; &egrave; in vista un ritorno che fa battere il cuore. Un botto fragoroso che apre nuove orizzonti e ci fa fare un tuffo dentro un passato che non &egrave; mai davvero passato. C&rsquo;&egrave; un gigantesco rimpianto che giace inerte da pi&ugrave; di trent&rsquo;anni nella storia del Motorsport e dell&rsquo;Italia da corsa. &Egrave; l&rsquo;uscita di scena dal mondo delle competizioni della Lancia, regina incontrastata dei rally per un epoca durata vent&rsquo;anni e che ha riempito la bacheca con 10 titoli iridati nel Mondiale Costruttori. Un dominio assoluto per la Casa di Torino messo in atto dentro a una storia fatta di imprese epiche, genio, ingegno e abilit&agrave; in salsa tricolore. A un certo punto in quelle stagioni che ingolfavano le strade di pubblico e straboccante passione, questo squadrone che faceva tremare il mondo fu eletto a vera e propria Nazionale del Motorsport. Intere generazioni di appassionati si sono forgiati con le imprese di un team orgogliosamente tricolore che insegnava l&rsquo;arte della vittoria e del controsterzo a tutto il resto del pianeta. Lo Stivale era la culla dei rally e portava in giro per il globo una Lancia praticamente imbattibile o capace di sovvertire il pronostico anche quando partiva in condizioni nettamente sfavorevoli. &Egrave; stato la stella polare per tutti quanti la squadra di Cesare Fiorio, il comandante, l&rsquo;uomo che incarna il simbolo Lancia, il team principal che non era tanto garanzia di vittoria, ma di dominio.  SIAMO DAVVERO SULLA RAMPA DI LANCIA  Questo primo numero di Autosprint del 2024 racconta della rinascita di un sogno con un progetto che sta nascendo per riportare la Lancia nel Mondiale Rally. Un&rsquo;operazione che &egrave; gi&agrave; scattata, un piano d&rsquo;azione in fase di decollo. Proviamo a mettere insieme i tasselli di un complesso puzzle per ottenere un quadro d&rsquo;assieme che va oltre ogni suggestione. Un ritorno di fiamma della Lancia nella specialit&agrave; &egrave; davvero qualcosa di clamoroso, in un momento in cui la FIA deve decidere il futuro del WRC quando a fine 2026 verranno pensionate le attuali Rally 1 a favore, a quanto sembra, delle Rally 2 evolute. E vista la volont&agrave; del board di Stellantis di riservare un occhio di riguardo ai rally, si &egrave; deciso di dare semaforo verde ad una nuova avventura Lancia invece di puntare su un ulteriore sviluppo di un&rsquo;altra vettura del gruppo come la Citroen C3. La vettura prescelta sarebbe la Ypsilon che verrebbe prodotta in configurazione Rally 2, un programma di sviluppo che inizier&agrave; gi&agrave; nel 2024 con esordio nel 2025 per farsi trovare pronti l&rsquo;anno dopo per lo sviluppo della nuova vettura in configurazione WRC 2027. Tra gli obiettivi del Gruppo Stellantis c&rsquo;&egrave; quello di rivitalizzare e rilanciare il marchio Lancia. Sarebbe dunque la mossa giusta questo clamoroso ritorno di un marchio che ha fatto storia ma che ripartirebbe totalmente da zero, visto che la &ldquo;Squadra Corse Lancia&rdquo; &egrave; stata smantellata trenta anni fa, e che tutti quei fantastici meccanici e tecnici che facevano dei veri miracoli ormai non ci lavorano pi&ugrave;. Insomma, anno nuovo, si riparte con una Lancia nuova. E con quella Ypsilon che sfoggia fari posteriori ispirati alla Stratos. Gi&agrave; due anni fa, con la partecipazione al Montecarlo Storico del Ceo di Stellantis Carlos Tavares al volante dell&rsquo;iconica Lancia Stratos Alitalia a fare da detonatore, erano iniziati a circolare i primi sussurri ai quali avevano fatto seguito le prime flebili ammissioni. Adesso quel progetto di Stellantis di tornare nei rally con il marchio Lancia ha subito un&rsquo;accelerazione. Una bella ripartenza, con sbaffi neri di gomma lasciati sull&rsquo;asfalto di una storia che ora potrebbe avere un nuovo capitolo.  &nbsp; 

L&rsquo;anno si apre col botto perch&eacute; si delinea un ritorno bello fragoroso, ovvero quello della Lancia in modulazione Rally

L&#39;editoriale del Direttore: Ripartenza Lancia in resta

        Fuga per la vittoria, non ancora, 'ch&eacute; alle sue spalle c'&egrave; gente che spinge e ci prova, ma intanto Paolo Andreucci, fresco vincitore per la terza volta consecutiva del Tricolore Terra, ha di certo iniziato il suo Rally di Monza con il piglio giusto. L'eterno garfagnino ha vinto di forza la Power Stage iniziale della gara conclusiva sia per il Tricolore Assoluto sia per il Terra, e nella frazione successiva ha concesso appena un decimo di secondo ad Andrea Mabellini, per un podio provvisorio composto per due terzi da piloti gommati MRF.&nbsp; In condizioni gi&agrave; difficilissime e a tratti addirittura estreme, con il fondo reso viscido dalla pioggia e gi&agrave; scavato in maniera impressionate, la classe dell'eterno "Ucci" ha per ora fatto la differenza. Libero da pressioni e con l'ennesimo scudetto gi&agrave; messo in cassaforte, il toscano ha attaccato da subito, provando a fare il vuoto. Alle sue spalle, a met&agrave; del primo giorno di gara, c'&egrave; spazio per&ograve; per i giovani, che stanno dimostrando di cavarsela pi&ugrave; che bene in una gara tanto atipica. Ottimo l'inizio di Andrea Mabellini, che ha fatto segnare il sesto tempo sulla prima speciale e ha vinto la seconda, riuscendo cos&igrave; a guadagnarsi l'argento provvisorio, davanti all'altrettanto buono Tommaso Ciuffi, che per ora ha messo in carniere un quinto e un terzo tempo provvisorio. Quarta piazza dopo due speciali per Fabio Andolfi, mentre Andrea Crugnola, ancora alle prese con i postumi dell'infortunio di Sanremo, fatica col volante a causa dei problemi al polso sinistro. Nel Tricolore Junior, dove Davide Pesavento e Igor Iani si giocano il titolo all'ultima gara, &egrave; lotta serrata al vertice, con Doreto che guida il gruppo con appena un decimo di vantaggio su Zanin e mezzo secondo su Pesavento, che a sua volta precede il diretto rivale in campionato. La classifica del Rally di Monza dopo due prove speciali: 1. Andreucci-Briani (Skoda Fabia RS Rally2) in 8'33.0; 2. Mabellini-Lenzi (Skoda Fabia RS) a 4.0; 3. Ciuffi-Cigni (Skoda Fabia R5 Evo) a 8.0; 4. Avbelj-Andrejka (Skoda Fabia RS Rally2) a 10.7; 5. Andolfi-Gonella (Skoda Fabia Evo) a 13.3; 6. Crugnola-Ometto (Citroen C3 Rally2) a 16.3; 7. Dapr&agrave;-Guglielmetti (Skoda Fabia) a 17.4; 8. Dati-Fenoli (Skoda Fabia Rally2 Evo) a 17.8; 9. Pinzano-Turati (Skoda Fabia RS Rally2) a 17.9; 10. Gilardoni-Bonato (Skoda Fabia) a 25.2.        

Il fresco campione del Terra davanti a tutti dopo due prove nell'Autodromo. Bene Mabellini mentre Crugnola fatica

Andreucci subito in testa a Monza

Secondo successo stagionale in Cile per Ott Tanak e per la Ford Puma Rally 1, in una gara che un po&rsquo; a sorpresa alla fine ha regalato il titolo costruttori alla Toyota. L&rsquo;ultima tappa della gara cilena prevedeva 54,12 km cronometrati suddivisi in 4 crono, quelli ripetuti due volte di Las Pataguas (13,20 km) e di El Ponen (13,86 km). Neuville marcava lo scratch nel primo passaggio sia a Las Pataguas che a El Ponen, poi il belga si ripeteva a Las Pataguas dove Suninen finiva fuori strada vanificando una bella gara visto che era secondo assoluto, riaprendo i giochi per il mondiale costruttori. E cos&igrave; nella power stage Kalle Rovanpera stampava un tempone seguito da Evans con Neuville terzo, ed i due regalavano cos&igrave; matematicamente alla casa giapponese il terzo titolo mondiale costruttori consecutivo, mentre Tanak si aggiudicava la sua seconda gara stagionale. Nel Wrc 2 la vittoria era appannaggio di Solberg che ha preceduto Greensmith e Pajari, tutti su Skoda. &ldquo;Sono davvero contento &ndash; ha detto Tanak all&rsquo;arrivo &ndash; &egrave; stata una bella vittoria per i meccanici e per il team&rdquo;. Felicissimo anche Latvala. &ldquo;Francamente visto com&rsquo;&egrave; andata la gara &ndash; ha commentato il Team Principal della Toyota &ndash; non ci aspettavamo pi&ugrave; di vincere qui il titolo costruttori. Ce l&rsquo;abbiamo fatta davvero in extremis e adesso andiamo tutti a festeggiare&rdquo;.  Prossimo appuntamento a fine mese al Central Europe Rally, una gara tutta su asfalto che si svilupper&agrave; in Germania, Repubblica C&eacute;ca e Austria.  Questa la classifica finale del Rally Cile Bio Bio:  1&deg; Ott Tanak &ndash; Martin Jarveoja (Ford Puma Hybrid Rally 1) EST-EST in 3.06&rsquo;38&rdquo;1 2&deg; Thierry Neuville &ndash; Martijn Wydaeghe (Hyundai i20 Rally 1) B-B a 42&rdquo;1 3&deg; Elfyn Evans &ndash; Scott Martin (Toyota Yaris Rally 1)&nbsp; GB-GB a 1&rsquo;06&rdquo;9 4&deg; Kalle Rovanpera &ndash; Jonne Halttunen (Toyota Yaris Rally 1)&nbsp; FIN-FIN a 2&rsquo;11&rdquo;0 5&deg; Takamoto Katsuta &ndash; Aaron Johnston (Toyota Yaris Rally 1Wrc) JPN-IRL a 4&rsquo;41&rdquo;5 5&deg; Takamoto Katsuta &ndash; Aaron Johnston (Toyota Yaris Rally 1Wrc) JPN-IRL a 4&rsquo;41&rdquo;5 6&deg; Oliver Solberg &ndash; Elliot Edmondson (Skoda Fabia RS Rally2) S-GB a 8&rsquo;18&rdquo;5 7&deg; Gus Greensmith &ndash; Jonas Andersson (Skoda Fabia RS Rally2) GB-S a 8&rsquo;44&rdquo;3 8&deg; Sami Pajari &ndash; Enni Malkonen (Skoda Fabia RS Rally 2) FIN-FIN a 9&rsquo;20&rdquo;6 9&deg; Yohan Rossel &ndash; Arnaud Dunand (Citroen C3 Rally2) F-F a 9&rsquo;53&rdquo;9 10&deg; Nikolay Gryazin&ndash;Konstantin Aleksandrov (Skoda Fabia Rally 2 Evo) RUS-RUS a 10&rsquo;08&rdquo;2  Cos&igrave; il mondiale piloti dopo 11 prove:  1. Rovanpera 217 punti; 2. Evans 186; 3. Neuville 155; 4. Tanak 146; 5. Ogier 99; 6. Lappi 98; 7. Katsuta 77; 8. Sordo 63; 9. Suninen 34; 10. Solberg 33.    Questa la classifica del mondiale costruttori dopo 11 gare:  1.Toyota 466 punti (campione del mondo); 2. Hyundai 360; 3. MSport Ford 247. 

Il pilota &eacute;stone della Ford ha vinto la prova sudamericana davanti a Neuville e Evans, mentre la Toyota si &egrave; laureata campione del mondo costruttori

WRC, Tanak vince in Cile, Toyota &egrave; Campione

Brilla la stella di Ott Tanak in Cile dove il pilota della Ford Puma Rally 1 sta dominando la gara. Dopo che al mattino il driver &eacute;stone aveva aumentato il vantaggio sui suoi inseguitori grazie ad un&rsquo;azzeccata scelta di gomme montando 4 hard e 2 soft, nel pomeriggio ha poi concluso la sua opera. Dopo lo scratch di Rovanpera che si aggiudica il secondo passaggio a Chivilingo dove Tanak gestisce le sue gomme hard perdendo 14&rdquo;5, &egrave; l&rsquo;&eacute;stone della Ford poi a scatenarsi aggiudicandosi le prove di Rio Lia e Maria Las Cruces allungando su tutti, chiudendo la tappa saldamente in testa davanti alle Hyundai di Suninen staccato di quasi un minuto, cio&egrave; di 58&rdquo;3, e di Neuville terzo a 1&rsquo;12&rdquo;2, poi a seguire le due Toyota con Evans quarto a 1&rsquo;22&rdquo;9 e Rovanpera quinto a 2&rsquo;24&rdquo;0. Nel Wrc 2 Oliver Solberg guida davanti a Greensmith e Pajari in un festival Skoda, con Rossel quarto sulla Citroen C3. Oggi &egrave; in programma la tappa finale in cui il leit-motiv sar&agrave; la lotta per il terzo posto tra Neuville ed Evans, una tappa composta da 54,12 km cronometrati suddivisi in 4 crono, quelli ripetuti due volte di Las Pataguas (13,20 km) e di El Ponen (13,86 km) che nel secondo passaggio ospiter&agrave; la nuova power stage. Quest&rsquo;ultima speciale verr&agrave; trasmessa live in tv su Sky Sports alle ore 14 e alle 18 italiane.  Questa la classifica del Rally Cile BIO BIO dopo la seconda tappa:  1. Tanak in 2h36&rsquo;16&rdquo;2 2. Suninen a 58&rdquo;3 3. Neuville a 1&rsquo;12&rdquo;2 4. Evans a 1&rsquo;22&rdquo;9 5. Rovanpera a 2&rsquo;02&rdquo;2 6. Katsuta a 4&rsquo;07&rdquo;2 7. Solberg a 6&rsquo;52&rdquo;7 8. Greensmith a 7&rsquo;18&rdquo;0 9. Pajari a 7&rsquo;36&rdquo;6 10. Rossel a 8&rsquo;01&rdquo;1 

Il pilota &eacute;stone della Ford ha distanziato i suoi rivali chiudendo la seconda tappa della gara sudamericana con un minuto di vantaggio sui suoi rivali

WRC, Tanak blinda la vittoria in Cile

Doppietta Toyota in Grecia con Kalle Rovanpera che si &egrave; aggiudicato la prova ellenica davanti a Evans e a Sordo (Hyundai), allungando cos&igrave; in classifica nel mondiale piloti davanti ai suoi avversari. La tappa finale di oggi prevedeva solo 41,37 km cronometrati con tre speciali in programma , quella&nbsp; di Tarzan (23,37 km) e due passaggi sul crono di Grammeni (9 km) che ospitava la power stage conclusiva. Evans marcava subito lo scratch a Tarzan passando davanti a Sordo secondo in classifica assoluta per soli 4&rdquo;, poi a Grammeni nel primo passaggio Sordo precedeva il rivale gallese di 1&rdquo;3, e cos&igrave; il distacco tra i due prima della power stage scendeva a 2&rdquo;7. Poi Rovanpera stampava un tempone nella power stage e si aggiudicava alla grande la gara, con Evans secondo a completare la grande giornata della Toyota. Nel Wrc 2 vittoria allo sprint di Mikkelsen (Skoda) che ha preceduto il compagno di colori Creighton, mentre nello Junior l&rsquo;irlandese Creighton si &egrave; aggiudicato il titolo. Prossimo appuntamento a fine mese sugli sterrati del Cile.  Questa la classifica finale del Rally Acropolis:  1&deg; Kalle Rovanpera &ndash; Jonne Halttunen (Toyota Yaris Rally 1)&nbsp; FIN-FIN in 3.00&rsquo;16&rdquo;7  2&deg; Elfyn Evans &ndash; Scott Martin (Toyota Yaris Rally 1)&nbsp; GB-GB a 1&rsquo;31&rdquo;7  3&deg; Dani Sordo &ndash; Candido Carrera (Hyundai i20 Rally 1) E-E a 1&rsquo;35&rdquo;9  4&deg; Ott Tanak &ndash; Martin Jarveoja (Ford Puma Hybrid Rally 1) EST-EST a 4&rsquo;28&rdquo;4  5&deg; Esapekka Lappi &ndash; Janne Ferm (Hyundai i20 Rally 1) FIN-FIN a 6&rsquo;22&rdquo;3  6&deg; Takamoto Katsuta &ndash; Aaron Johnston (Toyota Yaris Rally 1Wrc) JPN-IRL a 7&rsquo;20&rdquo;9  7&deg; Andreas Mikkelsen &ndash; Torstein Eriksen (Skoda Fabia RS Rally2) N-N a 9&rsquo;41&rdquo;0  8&deg; Gus Greensmith &ndash; Jonas Andersson (Skoda Fabia RS Rally2) GB-S a 9&rsquo;51&rdquo;3  9&deg; Yohan Rossel &ndash; Arnaud Dunand (Citroen C3 Rally2) F-F a 11&rsquo;07&rdquo;0  10&deg; S&eacute;bastien Ogier &ndash; Vincent Landais (Toyota Yaris Rally 1) F-F a 11&rsquo;43&rdquo;4  Cos&igrave; il Mondiale Piloti dopo 10 prove:  1. Rovanpera 200 punti; 2. Evans 167; 3. Neuville 134; 4. Tanak 119; 5. Ogier 99; 6. Lappi 98; 7. Katsuta 66; 8. Sordo 63; 9. Suninen 34; 10. Loubet 28.  Questa la classifica del Mondiale Costruttori dopo 10 gare:  1.Toyota 430 punti; 2. Hyundai 339; 3. MSport Ford 220. 

Alle sue spalle ha chiuso il compagno di squadra Evans davanti alla Hyundai di Sordo

WRC, Rovanpera vince il Rally Acropolis

        Una gara bella e tirata come non se ne vedevano da tempo nel Tricolore. Merito di un duello valido per la gloria di un giorno e non per il Campionato, che si era gi&agrave; chiuso con la vittoria di Andrea Crugnola a Roma e merito di uno Stefano Albertini in grande forma, che sulle strade per lui di casa &egrave; riuscito a mettere tutti in riga al termine di una giornata davvero da incorniciare. Il pilota di Vestone &egrave; cos&igrave; riuscito nell'impresa di interrompere la striscia di vittorie consecutive del tre volte campione d'Italia, partendo all'attacco fin dai primi chilometri di sabato mattina. Grande inizio per Crugnola, poi il cambio di passo di Albertini Crugnola era partito forte, vincendo la corta Power Stage televisiva di venerd&igrave; pomeriggio, ma Albertini ha decisamente cambiato passo all'inizio della lunga tappa di sabato, quando ha infilato una serie di quattro scratch con cui ha costruito un vantaggio che gli &egrave; poi bastato, nella seconda parte di gara, a mettere in cassaforte il gradino pi&ugrave; alto del podio. Crugnola ha provato a ricucire, ha attaccato nelle ultime due speciali in cui &egrave; riuscito a far segnare il miglior tempo, ma la sua rimonta non &egrave; stata suffciente a ricucire il distacco e alla fine ha dovuto accontentarsi della medaglia d'argento di giornata per appena 2"5. Gioia per i tanti appassionati locali anche per l'ottimo risultato di Andrea Mabellini: il pilota MRF, che lo scorso fine settimana aveva vinto a Piancavallo, si &egrave; presentato anche al 1000 Miglia da battitore libero e ha confermato di stare attraversando un ottimo momento di forma. Il suo &egrave; un terzo posto di sostanza e velocit&agrave;, impreziosito da due vittorie in prova speciale e maturato con una gara sempre tra i primissimi.&nbsp; Ottimo quarto posto per Luca Bottarelli, che con questo risultato ha raccolto punti decisamente pesanti per il Tricolore Promozione, anche in considerazione dei problemi patiti dagli avversari, con Ferrarotti attardato da un testacoda in mattinata, Scattolon da una foratura proprio nell'ultima speciale e Michelini fermato nel pomeriggio dalla rottura dell'idroguida, mentre lo scloveno Avbelj, anche lui in corsa per il Promozione, &egrave; stato alla fine ottimo quinto. La classifica finale del 46. Rally 1000 Miglia: &nbsp;1. ALBERTINI-FAPPANI (Skoda Fabia Evo) in 1:10'55.1; 2. CRUGNOLA-OMETTO (Citroen C3 Rally2) a 2.5; 3. MABELLINI-LENZI (Skoda Fabia Evo) a 17.2; 4. BOTTARELLI-POLLICINO (Skoda Fabia) a 28.1; 5. AVBELJ-ANDREJKA (Skoda Fabia Evo) a 51.0 WRC Acropolis, Neuville leader dopo la prima tappa       

Il pilota di casa riesce nell'impresa di interrompere il dominio di Crugnola e conquista il suo quarto 1000 Miglia. Mabellini sul podio

Albertini trionfa da padrone al 1000 Miglia

        Cambiano le gare, cambiano gli avversari, cambiano gli obiettivi ma mai i risultati. Chi si aspettava un Andrea Crugnola gi&agrave; sazio, dopo aver chiuso la pratica scudetto al Rally di Roma di fine luglio, ha dovuto in fretta ricredersi. Il tre volte campione italiano si &egrave; presentato al via del 1000 Miglia con la solita fame e la solita grinta da cannibale, riuscendo subito a graffiare gi&agrave; dai primi chilometri della Power Stage televisiva. Il pilota della FPF Sport, come sempre in coppia con Pietro Elia Ometto, ha infatto stampato un tempo impressionante, migliorando il suo primato del 2022 di oltre un secondo. Per lui dunque i tre punti della Power Stage, che poco aggiungono al punteggio di un campionato gi&agrave; chiuso, ma che molto dicono dell'atteggiamento del campione. Alle sue spalle un duello tutto bresciano tra due dei piloti pi&ugrave; attesi al via del 1000 Miglia, non in corsa per il Tricolore Assoluto, ma assai interessati a fare bene su strade che restano un monumento del traverso. Ottimo il secondo tempo di Andrea Mabellini, fresco vincitore del Piancavallo e capace di mettersi subito in mostra anche sulle strade di casa. Proprio come ha fatto Stefano Albertini, leader del CIRA e gi&agrave; in passato capace di vincere a Brescia, che ha firmato il terzo tempo. Quarto posto incoraggiante per Giacomo Scattolon alla ricerca di punti pesanti per il Promozione, davanti allo sloveno Avbelj, che dimostra di conservare un buono stato di forma. Sesto e non del tutto soddisfatto Luca Bottarelli, mentre Andrea Nucita e Giacomo De Tommaso hanno chiuso rispettivamente in 7. e 8. posizione. Domani il grosso della gara, con oltre 100 km di prove speciali, tra cui il doppio passaggio sulla frazione di Pertiche, che con i suoi 26,10 km promette di essere - come spesso &egrave; stato al 1000 Miglia - decisiva. La classifica della Power Stage del 46. Rally 1000 Miglia: 1. CRUGNOLA-OMETTO (Citroen C3 Rally2) in 1'45.291; 2. MABELLINI-LENZI (Skoda Fabia Evo) a 1.095; 3. ALBERTINI-FAPPANI (Skoda Fabia Evo) a 1.410; 4. SCATTOLON-FARNOCCHIA (Volkswagen Polo GTI) a 1.759; 5. AVBELJ-ANDREJKA (Skoda Fabia Evo) a 1.938; 6. BOTTARELLI-POLLICINO (Skoda Fabia) a 2.745; 7. NUCITA-POLLET (Hyundai I20) a 2.772; 8. DE TOMMASO-D'AMBROSIO (Skoda Fabia Evo) a 2.879; 9. MICHELINI-ANGILLETTA (Skoda Fabia) a 3.012; 10. FERRAROTTI-BIZZOCCHI (Skoda Fabia Evo) a 4.460       

Con lo scudetto gi&agrave; in tasca il pilota Citroen inizia vincendo la Power Stage. Alle sue spalle duello tra Mabellini e Albertini

Crugnola subito davanti al 1000 Miglia

        I giochi per il Tricolore Assoluto si sono chiusi gi&agrave; a luglio al Rally di Roma Capitale, dove Andrea Crugnola ha messo in cassaforte il suo terzo scudetto, dopo una prima parte di stagione in cui &egrave; stato semplicemente perfetto. Ma, anche se ha gi&agrave; chiuso la pratica, il pilota della Citroen ha scelto di essere comunque al via del 1000 Miglia, da cui riparte l'Italiano dopo la pausa estiva, per provare ad allungare la sua striscia di vittorie consecutive. Non dovr&agrave; vedersela con Giandomenico Basso e con Fabio Andolfi, che hanno scelto di passare la mano, ma oltre a Damiano De Tommaso e ai piloti in corsa per il Promozione, Crugnola dovr&agrave; confrontarsi con un gruppetto di battitori liberi che si presentano a Brescia con l'ambizione di fare bene e senza nulla da perdere. Primo tra tutti Andrea Mabellini, che dopo aver vinto il Piancavallo valido per il Tricolore Asfalto, vuol subito provare a ripersi al 1000 Miglia titolato per l'Assoluto. Altro nome pesante con cui dover fare i conti sar&agrave; quello di Stefano Albertini, attuale leader del CIRA e sempre velocissimo sulle strade di casa. Poi attenzione anche ad Andrea Nucita, che dopo aver interrotto il proprio programma nell'Europeo &egrave; alla ricerca di uan prestazione squillante per rilanciarsi. Se lo scudetto &egrave; gi&agrave; assegnato, restano comunque tanti gli spunti di interesse. La lotta per i posti sul podio dell'Assoluto, che distribuiscono denari importanti, cos&igrave; come la battaglia serrata per il titolo Promozione, dove ora &egrave; lotta ravvicinata tra Bottarelli, Ferrarotti, Avbelj e tutto il resto della truppa. 1000 Miglia snodo chiave anche per la Gr Yaris Rally Cup promossa da Toyota, dove la lotta al vertice &egrave; molto serrata e per la Suzuki Rally Cup, dove il mattatore Giordano ha in mano le carte per chiudere in anticipo la partita. IL PROGRAMMA | Il percorso del 1000 Miglia rinnover&agrave; la sfida su alcuni dei tratti classici della provincia bresciana e si svilupper&agrave; 483,62 km complessivi, dei quali 104,84 km cronometrati e divisi in 9 prove speciali. Solito shakedown di riscaldamento al venerd&igrave; mattina dalle ore 8:00, con i piloti prioritari chiamati ad entrare per primi su un tracciato di 2 km in localit&agrave; Puegnago del Garda. Dalle ore 16:20 &egrave; prevista la partenza dal Centro Fiera di Montichiari, dove si trova il Quartier Generale che accoglie la direzione gara e la sala stampa, a seguire dalle ore 17:30 l&rsquo;unica prova speciale della prima giornata, la SPS1 &ldquo;Valle Sabbia &ndash; Dall&rsquo;Era Valerio&rdquo; (2,54 km) che vale come Power Stage e assegner&agrave; 3,2,1 punti ai migliori tre classificati del CIAR Sparco, trasmessa in diretta su RAI Sport (ch. 58 DT e raliplay.it) come su ACI Sport TV (ch. 228 Sky, 52 tivusat, acisport.it, oppure su Facebook @CIRally @ACISportTV). Sabato sar&agrave; come sempre la giornata cruciale e si articoler&agrave; con due passaggi su quattro diversi tratti cronometrati, sempre nella stessa sequenza. Si ripartir&agrave; dal prolungamento della Power Stage, la &ldquo;Provaglio Val Sabbia&rdquo; (10 km &ndash; PS2 8:30 e PS6 14:25), seguita dalla pi&ugrave; corta &ldquo;Bione&rdquo; (6,13 km &ndash; PS3 9:02 e PS7 14:57), la &ldquo;Mura&rdquo; (8,92 km &ndash; PS4 9:52 e PS8 15:47) fino alla conclusiva, la pi&ugrave; lunga e temuta &ldquo;Pertiche&rdquo; (26,10 km &ndash; PS5 ore 10:26 e PS9 ore 16:21) che far&agrave; sicuramente selezione. Vittoria e festeggiamenti verranno quindi rimandati all&rsquo;arrivo in Piazzale Arnaldo a Brescia, previsto nella serata di sabato a partire dalle ore 18:07.       

Assenti Basso e Andolfi, il gi&agrave; campione italiano punta alla sesta vittoria stagionale, ma dovr&agrave; vedersela anche con Mabellini, Albertini e Nucita

Al 1000 Miglia Crugnola punta alla sestina

La prima importante novit&agrave; di questa edizione 2023 del Rally Acropolis riguarda la location della super speciale di apertura, che verr&agrave; sempre ospitata ad Atene ma che stavolta si disputer&agrave; a sud della capitale greca nella costa di Faliro, vicino al celebre &ldquo;Stadio della pace e dell&rsquo;amicizia&rdquo;. Il percorso di questa edizione del 70&deg; anniversario prevede tre tappe e 15 prove speciali per un totale di 307,89 km cronometrati. Gli organizzatori ellenici hanno scelto un itinerario che &egrave; un mix di quello delle ultime due edizioni, con partenza gioved&igrave; 7 da Atene con la nuova superspeciale, poi venerd&igrave; 8 nella prima tappa dopo alcune prove nella zona di Corinto e Loutraki si torna a Lamia, dove &egrave; situato il parco assistenza. Sabato 9 il rally &egrave; tutto ricavato intorno a Pavliani ed Itea, infine domenica il gran finale con la nuova power stage a Grammeni dopo un passaggio sulla mitica speciale di &ldquo;Tarzan&rdquo;. Andando nello specifico, si inizia&nbsp;gioved&igrave; al mattino con lo shakedown di Lamia (3,62 km) alle ore 8.01 locali (un&rsquo;ora in pi&ugrave; dell&rsquo;Italia), poi dopo 220 km di trasferimento il via della gara avverr&agrave; nel tardo pomeriggio dal centro di Atene con una nuova superspeciale di 1,48 km alle ore 19.05. Poi altri 88 km di trasferimento e pernottamento a Loutraki da dove venerd&igrave; mattino si proseguir&agrave; con la prima tappa composta da 5 speciali e 101,98 km cronometrati. Una tappa senza assistenza e con un cambio gomme a met&agrave; giornata a Loutraki. Le prove speciali in programma sono quelle ricavate nella zona di Corinto, vale a dire quella classica di Loutraki (18,10 km) seguita dal crono di Pissia (16,43 km). Poi dopo il cambio gomme la ripetizione del crono di Loutraki e poi quelli di Livadia (21,03 km) e Elatia (28,32 km)&nbsp;prima del ritorno a Lamia, dove &egrave; situato il service park. Sabato si prosegue con la seconda tappa, simile a quella di due anni fa senza per&ograve; la classica prova di Bauxites, con 6 crono in programma per complessivi 141,92 km cronometrati. Crono classici cio&egrave; quelli ripetuti due volte di Pavliani (24,25 km), Karoures (28,49 km) e Eleftherohori (18,02 km). Infine domenica il gran finale con tre prove per un totale di 62,91 km cronometrati, con un passaggio a Tarzan (23,37 km) e due passaggi su una nuova prova che ospiter&agrave; la power stage conclusiva a Grammeni (19,67 km).  72 AL VIA, C&rsquo;E&rsquo; ANCHE OGIER  Sono 72 (l&rsquo;anno scorso erano stati 70) gli equipaggi iscritti all&rsquo;Acropolis, saranno presenti 10 vetture Rally 1, record stagionale uguagliato, con il rientrante Ogier sulla quarta Yaris. Ci saranno stavolta 3 Ford&nbsp;Puma al via vista anche la presenza del greco Serderidis. Saranno invece ben 30 i piloti in gara nel Wrc 2, con al via tutti i top, vale a dire Mikkelsen, Solberg, Greensmith, Bulacia, Pajari e Gryazin sulle Skoda Fabia RS Rally2 della Toksport, Rossel sulla Citroen C3 Rally 2, Kajetanowicz (&Scaron;koda), Fourmaux e Munster sulla Ford Fiesta Rally 2 e lo spagnolo Diaz Aboitiz tra i Master sulla Skoda. Nella prova finale dello Junior sono 7 i piloti in gara con in testa il leader l&rsquo;irlandese Creighton. Sono 3 gli equipaggi italiani al via, vale a dire Campagnoli-Arena (Hyundai i20), Hoelbling-Righetti ( Skoda Fabia) e Fontana-Arnaboldi (Peugeot 208 Rally 4). 

Ecco percorso e iscritti per la prossima tappa del mondiale

878 risultati per 'Citroën'

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